ERS 2023 – il Prof Sandro Amaducci ci segnala:
Associazione tra inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici sulla salute respiratoria.
The clean breathing institute (TCBI ) ha lo scopo di creare un network scientifico che aiuti a ridurre gli effetti della aggressione dell’aria inquinata sull’apparato respiratorio.
In una sessione ERS sono state presentate 3 importanti relazioni.
Prof. Kian Fan Chung – Royal Brompton Hospital London
Sulla “Toxic partnership of air pollution and climate change on respiratory health” dove sono state ribadite le basi scientifiche di questa connessione, consultabili sul nostro sito, e che si abbattono sia sui malati cardiovascolari che, maggiormente, su quelli respiratori (specie BPCO ed asma) ma anche sullo sviluppo di malattie allergiche di aumento di suscettibilità alle infezioni virali respiratorie e al rischio di sviluppare cancro polmonare.
Altro capitolo è la nota interazione “positiva” tra air pollution e SARS-CoV-2
https://www.rbht.nhs.uk/specialists/professor-kian-fan-chung
Dr. Sundeep Salvi Pune – India
Climate change: Changing respiratory health
Nel suo intervento sottolinea la mortalità globale nel mondo 4,2 mil nel 2015 e 6,7 mil nel 2019 attribuibili al cambiamento climatico.
Un dato di novità è attribuibile a certa tipologia di alghe tossiche in certe aree del mondo che fanno aumentare del 15 % gli attacchi asmatici dovuti ad inalazione di brevetoxin (neurotossine avvelenamento sa molluschi)
Vengono quindi declinate le possibilità di mitigazione, tipo indossare maschere durante i picchi di pollution, dare attenzione all’inquinamento indoor e pulire i filtri dell’aria condizionata, osservare attentamente le previsioni meteo, usare veicoli green etc.
Inoltre, altre alle maschere, lavaggi nasali dieta sana, idratazione, antiossidanti supplettivi e, se affetti da malattie croniche respiratorie, non abbandonare la terapia, purificatori dell’aria indoor, avere alberi intorno all’abitazione.
Dr. Gary WK Wong – University of Hong Kong
Porta una interessante osservazione: i bambini sono esposti ad una varietà di infezioni virali che modulano la maturazione del sistema immunitario. Le restrizioni per pandemia hanno portato ad una riduzione delle patologie virali specie RSV e HRV. Le riaperture hanno causato un rebound di infezioni virali superiori al previsto in numerosità e severità. In futuro sarà necessaria attuazione di una strategia per stimolare l’immunità anche durante lock down. Inoltre, i nati durante il lock down potrebbero essere a rischio di sviluppar asma bronchiale
