In Italia ci sono circa 6.500.000 persone affette da con Asma, BPCO o sindrome da overlap Asma-BPCO (ACOS). La patologia respiratoria è la terza causa di morte.
Fondamentale la ricerca sulla genomica, i fenotipi, l infiammazione cronica, il tabagismo , livelli di eosinofili ≥300 cellule/μL, IL-4,5,6, 13 ,citochine di tipo 2 e TNF coinvolti nella BPCO e nell’ asma.
La FDA ha approvato due terapie per la gestione della BPCO,Asma e ACOS :dupilumab ed ensifentrina.
Dupilumab, un anticorpo monoclonale che ha come bersaglio il recettore dell’IL 4 e blocca il signaling di IL-4 e di IL-13,prima terapia biologica approvata per il trattamento di pazienti con infiammazione di tipo 2. Due RCT double blind phase III, BOREAS e NOTUS, condotti su pazienti con BPCO che avevano una eosinofilia di ≥300 cellule/μL, bronchite cronica e una storia di esacerbazione. Dupilumab aggiunto alla triplice terapia, è stato associato a riduzione di esacerbazioni, una migliore funzionalità polmonare(FEV1)e miglioramento della qualità di vita basata sul questionario St. George, dopo 52 settimane. Dupilumab è nell algoritmo GOLD 2025 per pazienti con BPCO e un fenotipo eosinofilo.
Ensifentrina è un inibitore duale della fosfodiesterasi 3 e 4 nebulizzato che mostra una significativa attività antinfiammatoria e broncodilatatrice.Due trial in phase 3 ENHANCE-1 e ENHANCE-2.
MoA:l AMP-ciclico media numerosi processi polmonari associati alla BPCO. L’aumento dei livelli di cAMP porta al rilassamento bronchiale nella muscolatura liscia delle vie aeree, alla mediazione dell’attività delle cellule infiammatorie, alla migrazione e alla sopravvivenza cellulare,il cAMP stimola il regolatore della conduttanza transmembrana e la frequenza del battito ciliare, facilitando così la clearance mucociliare.
Gli enzimi fosfodiesterasi idrolizzano il cAMP, controllandone le concentrazioni intracellulari target therapy per la BPCO. L’inibizione combinata della fosfodiesterasi 3 e 4 porta all’accumulo di cAMP nelle cellule epiteliali polmonari, nella muscolatura liscia e nelle cellule infiammatorie, dimostrando effetti potenziati o sinergici sulla broncodilatazione e sulla risposta antinfiammatoria.
Endpoint:somministrazione nebulizzata di ensifentrina 3 mg bid per 24 settimane sul tasso e tempo al primo evento di riacutizzazioni.
Sono stati inclusi nell’analisi in pool 975 pazienti trattati con ensifentrina,574 pazienti che trattati con placebo, comprendenti un 62% di pazienti trattati con LAMA o LABA in concomitanza, e un 18% di pazienti sottoposti a trattamento concomitante con ICS.
Lo studio dimostra che il trattamento con ensifentrina risulta associato a riduzioni significative del tasso (rate ratio: 0,59; IC95%: 0,43-0,80; P <0,001) e del rischio ( hazard ratio: 0,59; IC95%: 0,44-0,81; P < 0,001) di riacutizzazioni da moderate a gravi rispetto al placebo. Le riduzioni del tasso e del rischio di riacutizzazioni sono risultate generalmente sovrapponibili tra i sottogruppi di pazienti.