Se si vuole vivere a lungo, un’alimentazione con proprietà anti-infiammatorie può fare la differenza.
Un regime alimentare equilibrato che include frutta, verdura, pane integrale, cereali a colazione, formaggi magri, olio d’oliva, noci, cioccolato fondente e quantità moderate di vino o birra è associato a un minor rischio di mortalità.
A dirlo è uno studio pubblicato sul Journal of Internal Medicine, condotto da ricercatori dell’Università di Scienze della Vita di Varsavia, del Karolinska Institutet, del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle e dell’Università di Uppsala.
La ricerca ha coinvolto 68.273 svedesi, uomini e donne tra i 45 e gli 83 anni, monitorati per 16 anni. Chi ha seguito una dieta con elevato potere anti-infiammatorio ha mostrato un rischio di mortalità totale inferiore del 18% rispetto agli altri partecipanti.
Nel dettaglio:
• mortalità cardiovascolare: −20%
• mortalità oncologica: −13%
“Il nostro studio dimostra che anche una parziale aderenza alla dieta anti-infiammatoria può portare a benefici concreti per la salute”, commenta Joanna Kaluza, Università di Varsavia.
Fonte: Journal of Internal Medicine.
Lo studio conferma quanto l’infiammazione sistemica abbia ricadute su molti organi, compreso l’apparato respiratorio.
“L’apparato respiratorio è sensibile allo stato infiammatorio dell’organismo: ciò che mangiamo ogni giorno può contribuire a mantenere o indebolire la nostra capacità di respirare bene nel tempo.”
INFIAMMAZIONE SISTEMICA → INFIAMMAZIONE RESPIRATORIA
Molte malattie respiratorie — asma, BPCO, bronchiectasie e patologie interstiziali — hanno alla base un processo infiammatorio cronico.
Una dieta anti-infiammatoria può contribuire a:
• ridurre la produzione di citochine pro-infiammatorie (IL-6, TNF-α, PCR)
• abbassare il livello infiammatorio di base
• sostenere la risposta immunitaria
Meno infiammazione sistemica significa anche minore stress infiammatorio sulle vie aeree.
MIGLIORAMENTO DEI FATTORI CARDIOVASCOLARI CHE INFLUENZANO IL RESPIRO
Cuore e polmoni sono strettamente collegati. Ridurre infiammazione e rischio cardiovascolare può favorire:
• migliore funzione vascolare
• perfusione polmonare più efficiente
• minore dispnea legata a disfunzioni cardiache
• riduzione di rischi vascolari che interessano il polmone
FRUTTA, VERDURA E CEREALI INTEGRALI → MENO STRESS OSSIDATIVO POLMONARE
Gli alimenti dello studio sono ricchi di:
• polifenoli
• flavonoidi
• fibre
• vitamine antiossidanti (C, E)
Queste sostanze aiutano a contenere lo stress ossidativo nelle cellule polmonari e possono contribuire a rallentare:
• l’invecchiamento dei tessuti respiratori
• il declino della funzione polmonare
• la progressione della BPCO
DIETA ANTI-INFIAMMATORIA → MICROBIOTA PIÙ EQUILIBRATO
Fibre, noci, cereali integrali e olio d’oliva sostengono un microbiota intestinale sano.
L’asse intestino–polmone ha un ruolo importante nella regolazione delle risposte infiammatorie e immunitarie.
Un microbiota in equilibrio è associato a:
• minore incidenza di infezioni respiratorie
• riduzione delle allergie
• migliore controllo dell’asma
MINOR RISCHIO DI TUMORI, INCLUSO QUELLO POLMONARE
La riduzione del 13% della mortalità oncologica evidenziata dallo studio è coerente con il ruolo degli alimenti anti-infiammatori nel:
• ridurre il danno ossidativo al DNA
• sostenere i meccanismi di difesa immunitaria
• diminuire i fattori pro-infiammazione legati alla mutagenesi
Sono risultati particolarmente rilevanti per fumatori ed ex-fumatori.
CONSUMO MODERATO DI VINO / BIRRA
Lo studio parla di moderazione, elemento chiave:
piccole quantità di vino possono avere un ruolo protettivo, mentre un consumo eccessivo ha effetti opposti:
• aumenta l’infiammazione
• peggiora la salute metabolica ed epatica
• può predisporre a infezioni respiratorie
PERCHÉ LA DIETA ANTI-INFIAMMATORIA FAVORISCE IL BENESSERE RESPIRATORIO
✔ Riduce l’infiammazione sistemica
✔ Favorisce una migliore ossigenazione attraverso una circolazione più efficiente
✔ Protegge gli alveoli dallo stress ossidativo
✔ Supporta il microbiota e l’immunità respiratoria
✔ Contribuisce a ridurre il rischio di tumori polmonari
✔ Può rallentare il declino della funzione respiratoria
Fonte: Journal of Internal Medicine.