Principali sintomi delle malattie respiratorie
Sintomi malattie respiratorie
1. Tosse persistente
Descrizione: segnale precoce di molte patologie respiratorie (asma, BPCO, bronchiti croniche, reflusso gastroesofageo, tumore del polmone).
- Protocollo terapeutico:
• Identificazione della causa (radiografia torace, spirometria, test allergologici).
• Terapia mirata: broncodilatatori + corticosteroidi inalatori (asma, BPCO); antibiotici se infezione batterica; inibitori di pompa protonica per reflusso; terapia oncologica se tumore.
• Farmaci sintomatici: antitussivi (in casi selezionati, mai cronici senza diagnosi).
Bibliografia:
• Global Initiative for Asthma (GINA 2024)
• GOLD 2024 – Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease
• European Respiratory Society (ERS) Guidelines on Chronic Cough (2020)
2. Affanno (dispnea)
Descrizione: sensazione di respiro corto, da sforzo o a riposo.
- Protocollo terapeutico:
• Diagnosi funzionale con spirometria e test del cammino (6MWT).
• Terapie: broncodilatatori a lunga durata + corticosteroidi inalatori (asma/BPCO), ossigenoterapia (insufficienza respiratoria), riabilitazione polmonare.
• Gestione acuta: ossigeno, broncodilatatori rapidi (salbutamolo), corticosteroidi sistemici se crisi asmatica/BPCO.
Bibliografia:
• ATS/ERS Statement on Dyspnea (2020)
• GOLD 2024
3. Respiro sibilante (wheezing)
Descrizione: fischi udibili all’espirazione, tipici dell’asma e delle ostruzioni bronchiali.
- Protocollo terapeutico:
• Terapia di base con corticosteroidi inalatori + broncodilatatori a lunga durata (LABA).
• In acuto: broncodilatatori rapidi (salbutamolo) ± corticosteroidi sistemici.
• Nei casi gravi: biologici anti-IgE, anti-IL5, anti-IL4.
Bibliografia:
• GINA 2024
• ERS Asthma Guidelines
4. Dolore toracico respiratorio
Descrizione: dolore che peggiora con la respirazione (pleurite, polmonite, embolia polmonare).
- Protocollo terapeutico:
• Polmonite: antibiotici mirati (amoxicillina, macrolidi, fluorochinoloni secondo età/comorbidità).
• Embolia polmonare: anticoagulanti (eparina, DOAC), trombolisi se grave.
• Dolore pleuritico: FANS, trattare la causa di base.
Bibliografia:
• ESC Guidelines on Pulmonary Embolism (2019)
• IDSA/ATS Guidelines on Community-Acquired Pneumonia (2019)
5. Stanchezza e ridotta tolleranza allo sforzo
Descrizione: correlata a ipossiemia cronica, tipica di BPCO e fibrosi polmonare.
- Protocollo terapeutico:
• Ossigenoterapia domiciliare (se PaO₂ < 55 mmHg).
• Programmi di riabilitazione respiratoria (esercizi, training muscolare, educazione).
• Terapie farmacologiche specifiche per la malattia di base.
Bibliografia:
• ERS/ATS Pulmonary Rehabilitation Guidelines (2021)
6. Rumori respiratori anomali
Descrizione:
Crepitii inspiratori = fibrosi polmonare idiopatica (IPF).
Ronchi/gorgoglii = secrezioni bronchiali (bronchiectasie)
- Protocollo terapeutico:
• IPF: antifibrotici (nintedanib, pirfenidone).
• Bronchiectasie: fisioterapia respiratoria, antibiotici inalatori in cronico, broncodilatatori.
Bibliografia:
• ATS/ERS Guidelines on Idiopathic Pulmonary Fibrosis (2022)
• ERS Guidelines on Bronchiectasis (2017)
7. Febbre e sintomi simil-influenzali
Descrizione: indicano infezioni acute (influenza, polmonite, tubercolosi).
- Protocollo terapeutico:
• Influenza: antivirali (oseltamivir) se entro 48h, vaccinazione preventiva.
• Polmonite: antibiotici mirati secondo linee guida.
• Tubercolosi: terapia combinata (isoniazide, rifampicina, etambutolo, pirazinamide).
Bibliografia:
• WHO Guidelines on Influenza Vaccination (2023)
• IDSA Guidelines on TB (2020)
Conclusioni
I sintomi respiratori vanno sempre contestualizzati, diagnosticati con test funzionali e radiologici, e trattati secondo linee guida internazionali
Una diagnosi precoce e una gestione corretta migliorano la prognosi e la qualità di vita.
Il respiro è vita. Proteggerlo è il primo passo per viverla pienamente.
- Infezioni di origine virale o batterica (tipica conseguenza delle malattie da raffreddamento o di polmoniti, tracheiti, laringiti, bronchiti e simili);
- Allergie;
- Agenti irritanti (fumo, polvere, vapore, inquinamento);
- Repentine variazioni climatiche;
- Corpi estranei (una briciola di pane andata di traverso).
La tosse può insorgere anche come causa secondaria di specifiche malattie o derivare dall’utilizzo di alcuni farmaci come la tosse da ACE inibitori
Normalmente il tossire è un meccanismo involontario stimolato dall’iperstimolazione di specifici recettori presenti lungo le pareti delle vie respiratorie. In presenza di muco eccessivo o di altri agenti causali al cervello viene inviato un segnale che porta alla loro espulsione insieme all’aria contenuta nei polmoni e nelle vie aeree.
Tale meccanismo di difesa abbina all’occlusione della glottide una contemporanea contrazione dei muscoli espiratori aumentando notevolmente la pressione all’interno delle vie respiratorie. Non appena la glottide viene aperta si verifica una rapida, violenta e rumorosa fuoriuscita di aria che normalmente porta con sé tutto ciò che disturba il respiro.
Occorre tuttavia precisare che il tossire non è sempre un atto spontaneo; il soggetto può infatti trattenersi o provocare intenzionalmente il colpo di tosse come avviene nella tosse nervosa.
Come abbiamo visto la tosse è uno dei sintomi principali di patologie a carico dell’apparato respiratori. Essa può essere suddivisa in:
-
Tosse grassa o produttiva;
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Tosse secca.
Le patologie che si possono associare a tosse sono le seguenti:
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Con tosse quando rivolgersi al proprio medico?
In caso di tosse è bene contattare il medico se si soffre di malattie cardiache e il problema si aggrava in posizione sdraiata o è associato a gonfiore delle gambe, se è associata a una perdita di peso ingiustificata o a sudorazioni notturne, se si è entrati in contatto con un malato di tubercolosi, se il problema dura da più di 10 giorni, se nell’espettorato è presente del sangue, se è associato a un rumore acuto durante l’inspirazione; se l’espettorato è giallo-verdognolo, se la tosse è violenta e inizia all’improvviso. Meglio invece andare al pronto soccorso se la tosse è associata fiato corto, difficoltà respiratorie, gonfiori del volto o della gola o orticaria.
Di particolare importanza nel riconoscimento della patologia primaria sono il tipo e la quantità dell’espettorato. Per esempio, un colorito giallognolo o verdastro, specie se accompagnato a febbre, sottolinea la presenza di un’infezione.
Se la diagnosi e la scelta dei medicinali più idonei spetta esclusivamente al medico, il soggetto, dal canto suo, dovrebbe osservare alcune regole importanti per prevenire la tosse o per non peggiorarla. Ecco alcuni consigli:
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Ricercare le condizioni ambientali ottimali nella propria abitazione; per esempio, d’inverno è utile l’utilizzo delle vaschette d’acqua a contatto con i termosifoni in modo da mantenere l’umidità intorno al 40-60%. Valori di umidità sotto il 40% indeboliscono la capacità delle mucose di purificare l’aria inspirata rendendola “secca”
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Mai fumare all’interno dell’auto.
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Non fumare in ambienti chiusi, come la propria abitazione.
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Se si sospetta che la tosse sia associata ad una patologia a carico delle vie respiratorie è bene evitare situazioni di possibile contagio
Le patologie che si possono associare alla tosse sono le seguenti.
AIDS – Allergie Respiratorie – Aneurisma Aortico — BPCO – Bronchiectasie – Bronchite –Dengue – Diverticoli esofagei — Ebola – Embolia – Embolia Polmonare – Enfisema — Fibrosi – Influenza – Insufficienza Cardiaca – Laringite – Lupus eritematoso sistemico – Malaria – Meningite – Mollusco contagioso – Pertosse – Pleurite – Polmonite – Rabbia – Raffreddore – Sclerodermia – Sindrome di Sjögren – Sinusite – Tifo – Tonsillite – Tracheite Tubercolosi – Tumore al Polmone – Tumore all’esofago – Varicella
Riferimenti:

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